Difetti Visivi

Difetti Visivi

MIOPIA

ASTIGMATISMO

IPERMETROPIA

PRESBIOPIA

Difetti visivi o Ametropie

Prevenzione o cura, non rappresentano l’unico motivo per rivolgersi all’oculista.

Sono i difetti o le alterazioni refrattive che colpiscono almeno un terzo della popolazione, che spesso si evidenziano sin dai primi anni di vita, le principali cause di un scarsa capacità visiva.

La conseguenza di tali disturbi è un mondo che ci circonda che ci appare sfuocato, fortunatamente oggi le soluzioni possono essere Molteplici dall’ uso di occhiali, all’adozione di lenti a contatto o, ove possibile, una soluzione chirurgica definitiva.

Le principali ametropie sono la Miopia, l’astigmatismo, l’ipermetropia e la presbiopia, anche se quest’ultimo insorge tendenzialmente dopo i 45 anni.

La miopia ha una sintomatologia che da al paziente una visione disturbata e sfuocata di tutto ciò che è posto distante dall’ occhio (oltre a 1 mt) e solo quando il disturbo è ritenuto lieve, permette un’accettabile visione per gli oggetti vicini (entro 50 cm).

Quando la visione degli oggetti appare sfuocata indipendentemente dalla distanza di osservazione, la miopia è da ritenersi media o di tipo elevato.

Questa ametropia può essere diagnosticata anche in giovane età e fino allo sviluppo completo del corpo del paziente può subire incrementi o mutamenti.

Rari sono i casi di miopie progressive o degenerative, in questi casi l’ametropia potrebbe peggiorare indipendentemente dall’età.

Fra i disturbi alla visione, la miopia, rappresenta quello che coinvolge circa un quarto della popolazione. Particolare attenzione deve essere data a tutti i pazienti con difetto di tipo medio o elevato poiché, questi ultimi avendo delle strutture oculari così allungate, possono avere problemi di carattere retinico(assottigliamento).

Anatomicamente l’occhio miope potrebbe essere più lungo del normale o avere cornea o cristallino di potere elevato rispetto alla lunghezza totale dell’occhio, pertanto i raggi luminosi(immagini) che attraversano il nostro occhio, non ricadono sulla retina generando un immagine a fuoco ma, ricadranno al davanti.

Per quest’ ultima considerazione, prescriveremo e consiglieremo una correzione (occhiali, lenti a contatto o chirurgia) adatta al vostro caso specifico. Questa correzione, espressa in diottrie fa si che un paziente miope di -3,00dpt vedrà perfettamente a fuoco tutto ciò che ricadrà entro una distanza di 50 cm circa, un paziente miope di 2,00dpt vedrà perfettamente a fuoco ciò che ricadrà entro una distanza di 60 cm circa, oltre avrà bisogno di una correzione.

Non esistono rimedi farmacologici che possano impedire l’insorgenza della miopia, questa si sviluppa come conseguenza genetica o ambientale.

L’astigmatismo è apprezzabile in quasi tutti gli occhi ma, quando la visione degli oggetti sia vicini che lontani risulta essere disturbata allora siamo in presenza di un difetto non più lieve ma medio o elevato.

Anatomicamente sarà quasi sempre la cornea la responsabile di questa ametropia, proiettando i raggi luminosi(immagini) su due punti diversi della retina e quindi non coincidenti.

Il risultato sarà un immagine sfuocata, allungata, accorciata o obliqua.

Questa ametropia si trova spesso associata a difetti di miopia o ipermetropia dando luogo a difetti che prenderanno il nome di astigmatismo miopico o astigmatismo ipermetropico, raramente ci potremo trovare ad un difetto associato conosciuto come astigmatismo misto.

L’ipermetropia rappresenta un difetto refrattivo opposto alla miopia, saranno infatti gli oggetti prossimi al nostro occhio a risultare sfuocati mentre la visione per lontano risulterà essere migliore.

Questa ametropia si diagnostica spesso nei bambini ma con l’accrescimento tende a diminuire, negli adulti spesso si ignora fino a quando in nostro cristallino perde (con l’età) di elasticità quindi di potere accomodativo rendendo più evidente il difetto.

La presbiopia fra le ametropie è quella che insorge con l’età.

Indipendentemente che l’occhio fosse emmetrope o abbia avuto delle ametropie, l’invecchiamento dei tessuti del corpo umano e con esso quello del cristallino, diminuisce la capacità di quest’ ultimo di produrre un accomodazione naturale e quindi vi indicheremo quali le possibili soluzioni per ovviare ad una visione per vicino che peggiora con l’evoluzione della stessa.

Solo quando l’invecchiamento delle fibre elastiche del cristallino daranno anche origine ad un opacamento dello stesso, saremo in presenza di una cataratta e qualsiasi possibilità di bloccarla o curarla con farmaci o quella di aumentare l’acuità visiva con la sostituzione degli occhiali sarà nel tempo impossibile, l’unica soluzione possibile sarà l’asportazione della stessa e la sostituzione con un cristallino artificiale che ricrei la capacita di percepire ottime immagini e colori persi nel tempo.

 

 

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