Chirurgia
E' indubbio che l'oftalmologia è una della specialità mediche che negli ultimi decenni è stata rivoluzionata dalla tecnologia, e tra tutti gli interventi l'asportazione della cataratta è quello che più palesemente ha subito queste notevoli evoluzioni. Infatti, mentre prima si doveva asportare il cristallino in toto, quindi attraverso una incisione di almeno 12 mm. e in sostituzione di questo si applicavano le lenti da occhiaIe, si è passati all'impianto dei cristallini artificiali (dette IOL) e, successivamente alla rimozione della cataratta con la tecnica della facoemulsificazione attraverso incisioni sempre più ristrette con risultati funzionali migliori e tempi di recupero post-operatori sempre più brevi.
Oggi grazie al perfezionamento e innovazione costante delle macchine e dei cristallini stessi, possiamo parlare di CHIRURGIA REFRATTIVA DELLA CATARATTA.
Per capire cosa si intende per chirurgia refrattiva della cataratta dobbiamo avere chiaro un concetto: la realizzazione di cristallini a differente potere diottrico ha dato la possibilità di correggere eventuali ametropie preesistenti. Il passo successivo è stato quello di realizzare IOLche potessero correggere anche il difetto dell'astigmatismo (IOLTORICHE) e in grado di correggere l'ametropia preesistente insieme alla presbiopia (IOL MULTIFOCALI) I.n ultimo le MULTIFOCALITORICHE per correggere "potenzialmente" tutti i difetti visivi dell'occhio.
In definitiva oggi è possibile stabilire con il paziente, a seconda delle sue necessità di vita (hobbies, lavoro, ecc.) la visione che desidera ottenere, quindi non più la sola correzione della quantità ma soprattutto della QUALITA' della vista.
Direi quindi che la sostituzione del cristallino catarattoso con una lentina intraoculare e successivamente la tecnica di facoemulsificazione, ha radicalmente cambiato l'approccio e la cura di questa "patologia".
FACOEMULSIFICAZIONE
Con l'avvento di questa metodica si è passati da una rimozione in toto del cristallino (dial) ad una facoframmentazione dall'interno quindi con una incisione molto più piccola (dia2). Per spiegare cosa significa
facoemulsificazione dobbiamo pensare ad una piccola sonda che penetra dentro
l'occhio e lavora come "un'aspirapolvere" frantumando e contestualmente aspirando il cristallino (filmi). Lo sviluppo costante delle apparecchiature ha reso questo intervento sempre più rapido e sempre più sicuro. Ricordo infatti le prime macchine in cui avevamo un controllo assai limitato delle diverse fasi dell'intervento con talvolta importanti problematiche (dia3). Oggi, di contro, sono veri e propri computer che dovutamente settati a seconda delle esigenze del singolo operatore, ci danno un controllo quasi completo dell'intervento (dia4). Per capire quanto la tecnologia ha modificato tali apparecchiature basti pensare che riusciamo a settare anche micromovimenti di tali punte a seconda se la cataratta è più o meno consistente (diaS). Tutto ciò ha portato degli indubbi benefici clinici che sono una incisione più piccola, un minor astigmatismo postoperatorio, una maggiore velocità nell'intervento, un minor traumatismo oculare, una maggiore sicurezza che determinano alla fine MIGLIORI RISULTATI PER I PAZIENTI ..
I0L
Un capitolo a parte è necessario per spiegare l'evoluzione della vera innovazione di questo intervento.
Dalla costruzione delle prime IOLin materiale rigido, si è passati alla costruzione delle stesse con materiale "pieghevole", quindi impiantabili attraverso aperture sempre più piccole. Dalla costruzione di IOLsolo adatte alla correzione della lunghezza del singolo occhio (miopia o ipermetropia), si è passati alla correzione anche di altri difetti visivi quali l'astigmatismo e soprattutto la presbiopia. Ciò si è realizzato costruendo cristallini a differente spessore nel caso della correzione dell'astigmatismo e cristallini con differenti parti ottiche per correggere la presbiopia.
Questi ultimi due tipi di IOL sono estremamente interessanti. Infatti per quanto riguarda le IOLTORICHE sono costruite con un differente spessore tali da avere delle capacità correttive differenti a seconda della posizione in cui vengono impiantate. Devono pertanto essere posizionate secondo degli assi precisi che vengono studiati pre-operatoriamente con degli strumenti che analizzano la superficie dell'occhio e quantificano l'astigmatismo sia nel grado che nella posizione. Questa analisi viene trasferita a dei sistemi di calcolo che stabiliscono il grado e la posizione del cristallino da impiantare
Per quanto riguarda le IOLper la correzione della presbiopia la tecnologia si è superata. In effetti per quanto riguarda questa famiglia di cristallini il meccanismo di funzionamento è assai più complesso ed è determinato da una parte alla realizzazione di un particolare disegno di questi cristallini che attraverso delle discontinuità oncentriche (STEP) sulla loro superficie determinano la creazione CONTEMPORANEAdi due immagini una per lontano e una per vicino (dia 9-10), e dall'altra alla capacità del nostro cervello di decidere di utilizzare in quel momento l'immagine UTILEcioè quella a fuoco, escludendo automaticamente quella fuori fuoco, a seconda che si voglia guardare da lontano o da vicino (VISIONESIMULTANEA).
Limite di questo tipo di cristallino è la visione intermedia che però ultimamente è stata superata dall'avvento di IOL dette TRIFOCALI. Tali cristallini presentano caratteristiche tecniche capaci di offrire una buona messa a fuoco da lontano, vicino e, novità importante anche a distanza intermedia quindi indicati ad esempio in pazienti che sfruttano parecchio il video-terminale.
INDICAZIONI CHIRURGICHE E CONSIDERAZIONI CLINICHE
La scelta di questo tipo di impianti deve essere fatta dopo un attento esame sia strumentale che psicologico del paziente PERCHE'E' FONDAMENTALEDIRE CHE TALE TECNOLOGIA NON E' PER TUTTI:
STRUMENTALE
• Valutazione della performance visiva pre-operatoria e stato refrattivo pre operatorio: forti miopi non contenti, ipermetropi migliori pazienti.
• Pazienti con importanti alterazione del film lacrimale o della superficie oculare non sono idonei: ipolacrimia, cheratocono, pregressa chirurgia refrattiva, ecc.
• Anomalie anatomiche: PEX,lassità zonulare, pregressi traumi
• Perfetto calcolo biometrico
PSICOLOGICO
• Età
• Possibilità di chirurgia bilaterale
• Lavoro, hobbies e stile di vita: limitazione visione intermedia: in questo caso è possibile scegliere una lente multifocale diffrattiva con potere addizionale per vicino più basso, in modo da favorire maggiormente la visione a media distanza o lente trifocale.
• Personalità e aspettative del paziente: pazienti ipercritici o la cui attività lavorativa privilegi la visione per lontano o quella per vicino, rappresentano candidati non idonei a questo tipo di impianto.
• Tolleranza ad eventuali fenomeni di abbagliamento e aloni
• Aspettative realistiche -7 NON PENSARE E NON FAR CREDERE AL PAZIENTE CHE CON QUESTO TIPO DI IMPIANTI NON PORTERA' PIU' DEFINITIVAMENTE GLI OCCHIALI,ma spiegare che condurrà il 90% della propria giornata senza necessità delle lenti.
IL FUTURO .... PRESENTE
Il futuro ...presente è
1) l'utilizzo del laser per rendere ancora più sicuro l'intervento di cataratta. Il laser utilizzato è il femto-laser capace ALLO STATO ATTUALE di eseguire solo alcuni dei momenti della procedura (incisioni e preparazione della frammentazione del cristallino) per poi eseguire la facoemulsificazione classica.
2) Sistemi integrati e interconnessi tra loro (dallo studio del paziente, alla scelta del cristallino migliore da impiantare, all'intervento finale)
CONSIDERAZIONE FINALE
In ultimo ma non ultimo è da considerare che nonostante la tecnologia ci supporti sempre più con lo sviluppo di queste lenti, l'impianto è molto limitato per una costante diminuzione e contrazione della spesa sanitaria. Infatti il costo "relativamente alto" di tali IOL si contrappone alla costante diminuzione della spesa anitaria riguardante l'intervento della cataratta, non permettendone l'utilizzo comune. Unica via di uscita sarebbe il "co-payment" cioè la partecipazione delpaziente alla spesa sanitaria.